Mese: Gennaio 2017

  • Chi è interessato ad investire in proprietà immobiliari dovrebbe sapere che c’è uno strumento, una strategia di investimento, che rappresenta molto probabilmente il metodo più rischioso tra quelli conosciuti, nonché quello più veloce per creare profitto con gli immobili.

    Stiamo parlando dell’House Flipping, anche noto come Property Flipping, come viene definito nel mondo anglosassone. Per dirla all’italiana, il flipping immobiliare!

    Una tecnica che non è senz’altro per tutti gli investitori, ma che può riservare guadagni “facili” con una prospettiva di conclusione dell’affare molto veloce.

    Il Property Flipper, o House Flipper, è colui che investe in immobili con lo scopo di rivendere immediatamente e creare profitto attraverso la ristrutturazione dell’immobile.

    La capacità di avere successo, e quindi generare profitto, è direttamente proporzionale all’esperienza maturata nel settore.

    In sintesi, comprare ristrutturare e rivendere!

    In sintesi, i passaggi da compiere sono dati dall’acquistare un immobile ad un costo pesantemente ribassato, ristrutturare ad alto livello, ed infine rivendere l’immobile al prezzo di mercato corrente.

    L’importo a disposizione da configurare come investimento iniziale non deve essere per forza notevole, avendo fondi per una caparra dignitosa, nell’ordine del 25% del valore finale dell’immobile, ed un importo equivalente al 15% per poter affrontare la ristrutturazione e tutte le altre spese relative all’affare (provvigione, notaio, tasse), si è sulla buona strada per cominciare.

    Bisogna inoltre ricordare che, a meno che non abbia a disposizione il rimanente denaro per completare l’acquisto, dovrai avere un buon credit score in modo da accedere ad un mutuo.

    Ci si starà domandando: comprare ristrutturare e rivendere immobili conviene?

    La questione delle ristrutturazioni sembra una cosa semplice, basta mettersi in contatto con l’amico dell’amico che si occupa di costruzioni e ristrutturazioni immobiliari, concordare un prezzo congruo, mettere una data sul calendario, ed il gioco è praticamente fatto, right?

    Mmh, insomma. Purtroppo, quando si ha a che fare con una ristrutturazione, le cose non vanno sempre come previsto.

    Molto spesso quando si mette mano su un immobile ci si ritrova a dover affrontare situazioni inaspettate che potrebbero far lievitare la spesa preventivata.

    Quindi la soluzione sta nell’avere una persona di fiducia al proprio fianco che, sappia lavorare e rispettare le scadenze previste.

    Una volta completato il processo di acquisto, che avrai sapientemente negoziato a ribasso nella misura più ampia possibile, potrai affrontare la ristrutturazione. Solo dopo aver concluso questo passaggio così delicato, ti occuperai di organizzare le fasi relative alla vendita dell’immobile.

    In un episodio del podcast ho spiegato come vendere casa velocemente, puoi ascoltarlo attraverso il player che ho inserito nell’articolo.

    Il risultato sperato sarà ovviamente quello di rivendere l’immobile ad un importo che sia sufficiente per ricoprire l’investimento iniziale nella sua interezza.

    Inoltre, qualora lo abbia fatto, saldare il mutuo acceso per completare la transazione, ed infine realizzare un profitto che al lordo (before tax) sia almeno del 25% del valore del tuo investimento iniziale.

    Ma supponiamo che sia pronto ad aumentare la posta in gioco, incrementare la rapidità ed il profitto dell’operazione, nonché risparmiarti un mutuo, allora la tecnica della cessione del preliminare farà al caso tuo.

    Possiamo definire questa tecnica come un’evoluzione del modello precedente, infatti si va incontro alla stessa logica con la sola differenza che l’immobile non diventerà mai di tua proprietà.

    Il codice civile disciplina questa opzione agli articoli 1401 e 1406, in termini tecnici avviene una sostituzione del promittente acquirente con un terzo soggetto, che sarà designato dalla stessa parte promissaria acquirente, a titolo derivato e con effetto concomitante alla cessione del contratto preliminare.

    Supponiamo che abbia a disposizione 50.000 Euro, ed abbia identificato un appartamento che per la sua posizione e prestigio sia meritevole di attenzione per un potenziale investimento.

    A maggior ragione perché, in questo esempio, i proprietari, otto fratelli che vivono in diverse parti del Paese, stanno vendendo per evitare rogne e diatribe ereditarie.

    In casi come questo, una proposta di acquisto a ribasso ha una altissima probabilità di essere accettata, diciamo del 30% in meno rispetto al prezzo di mercato.

    Se la tua offerta verrà accettata dagli eredi, ti metterai subito al lavoro per cominciare la ristrutturazione, ma attenzione… non prima di aver stipulato un contratto preliminare dove ti sarai assicurato di inserire che ti si venga dato il possesso ad effetto immediato, ed inoltre che la parte venditrice sia consapevole e in accordo con la cessione del contratto preliminare a terzi da delinearsi.

    Come puoi immaginare, il rischio aumenta esponenzialmente, dovrai fare di tutto perché quell’immobile trovi un nuovo promittente acquirente in rispetto degli obblighi sanciti dal contratto preliminare originario che tu hai sottoscritto.

    Venir meno alle obbligazioni, e quindi non trovare in tempo una parte terza che subentri al contratto, ti obbligherebbe ad impegnarti a rogitare per completare il trasferimento della proprietà.

    E se non avessi i soldi a disposizione, o la banca ti negasse il mutuo? Beh, qualunque caparra confirmatoria versata andrebbe perduta, così come i soldi spesi per la ristrutturazione.

    Ho trovato molto interessante questi contenuti pubblicati da Giuseppe Gatti, un investitore immobiliare di successo che ricorre frequentemente a questa tecnica.

    Puoi trovare il dettaglio su un caso pratico in cui lui ha realizzato un profitto molto interessante, ecco l’articolo attraverso questo link.

    Inoltre, sempre attraverso la sapiente guida di Giuseppe, attraverso questo link avrai accesso ad una piccola guida sul massimizzare le opportunità in materia di cessione del contratto preliminare.

    Un’altra figura abbastanza nota nel panorama degli investitori immobiliari sul web, è Antonio Leone.

    Anche lui ha parlato in maniera approfondita dell’argomento in un articolo che puoi trovare a questo link.

    Abbiamo visto cosa voglia dire to flip properties, mettere in moto un sistema per cui si facciano “saltare” gli immobili da un piatto all’altro, come fare soldi dal comprare, ristrutturare e rivendere una proprietà.

     

  • [vc_row][vc_column][vc_custom_heading text=”L’investimento Immobiliare Per Eccellenza” font_container=”tag:h3|text_align:left” use_theme_fonts=”yes”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Sempre più persone si trovano in condizione di, o comunque desiderano, affittare un proprio immobile a dei potenziali inquilini.

    La motivazione principale è ovviamente quella di poter ricavare del denaro extra o per non lasciare “inutilizzato” un appartamento o una casa di proprietà.

    Tuttavia, l’affitto di una casa può presentare diverse insidie, ed è dunque importante sapere come muoversi.

    In questo articolo ti fornirò tutta una serie di semplici regole riguardo l’affittare una casa ammobiliata nel miglior modo possibile.

    Allora, sei pronto a cominciare? Andiamo![/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_single_image image=”5771″ img_size=”large” alignment=”center” style=”vc_box_rounded”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_custom_heading text=”Qualche Informazione Preliminare” font_container=”tag:h3|text_align:left” use_theme_fonts=”yes”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Anzitutto, cosa si intende per “casa ammobiliata”?

    Tale denominazione sta a significare che la casa possiede già al proprio interno tutti i mobili indispensabili per poterci vivere in maniera continuativa, dunque, potenzialmente, senza il bisogno che l’inquilino debba provvedere al loro reperimento.

    Non esiste un vero e proprio regolamento a riguardo, dunque sarà necessario redigere un documento che attesti con chiarezza quali e quanti mobili sono presenti nella casa, e a disposizione dell’inquilino, al momento dell’affitto.

    Sarebbe inoltre buona norma allegare e documentare con delle foto lo stato degli stessi al momento della stipulazione del contratto d’affitto.

    Questo documento, che tecnicamente si chiama Inventario, sarà di fondamentale importanza in quanto ti tutelerà in caso di danneggiamento. [/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_custom_heading text=”I Tipi Di Locazione” font_container=”tag:h3|text_align:left” use_theme_fonts=”yes”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Le varie tipologie di locazione che si possono scegliere per affittare la propria casa ammobiliata si dividono in quattro fasce:

    Ad uso transitorio, da un minimo di un mese, fino ad un massimo di diciotto. In questo caso il contratto deve contenere una clausola che specifichi e provi l’esigenza di transitorietà da parte di proprietario e/o inquilino.

    Agevolati o a canone concordato, dalla durata complessiva di cinque anni, un minimo di tre più due, necessariamente rinnovabili.

    A canone libero, dalla durata complessiva di otto anni. Questo rappresenta l’opzione più diffusa, un istituto disciplinato dalla legge 431 del 1998 e che dispone un minimo di quattro anni più altri quattro tacitamente rinnovabili.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_custom_heading text=”La Manutenzione Dell’Immobile” font_container=”tag:h3|text_align:left” use_theme_fonts=”yes”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Chiaramente, parlando di come affittare una casa ammobiliata, si deve obbligatoriamente dedicare un paragrafo alla manutenzione del mobilio. In che misura è il proprietario a doverla effettuare, e in quale misura è invece compito dell’inquilino?

    La legge in proposito è molto chiara: posto che il proprietario debba garantire, al momento dell’affitto, il corretto stato del mobilio, le spese per quanto riguarda la manutenzione straordinaria e la manutenzione atta alla sua conservazione sono compito dello stesso, mentre le piccole riparazioni sono a carico dell’inquilino.

    Per “piccole riparazioni” si intendono quelle “dipendenti da deterioramenti prodotti dall’uso, e non dipendenti da vetustà o da caso fortuito” (art. 1609 c.c.), ad esempio lo sganciamento di una doga del letto, lo svitamento di una maniglia, etc.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_custom_heading text=”La Burocrazia: Varie ed Eventuali” font_container=”tag:h3|text_align:left” use_theme_fonts=”yes”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Passiamo infine ad alcune questioni puramente burocratiche.

    Anzitutto, il contratto deve essere redatto in forma scritta, e va regolarmente registrato entro 30 giorni dalla sua stipulazione. La registrazione può essere effettuata indifferentemente dal coinquilino o dal proprietario.

    Infine, in particolar modo se si affitta una casa ammobiliata è sempre consigliabile far versare all’inquilino il deposito cauzionale.

    Si tratta di una cifra che non può superare l’ammontare complessivo di tre mensilità, e ha lo scopo di tutelare il proprietario in caso l’inquilino provochi danni alla casa o ai mobili: qualora non si dovessero riscontrare casi simili, al termine del contratto la cifra verrà restituita all’inquilino.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_single_image image=”5772″ img_size=”large” alignment=”center” style=”vc_box_rounded”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_custom_heading text=”Conclusioni” font_container=”tag:h3|text_align:left” use_theme_fonts=”yes”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text][optin-cat id=”6619″][/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Con questo articolo, spero di averti dato una panoramica abbastanza completa di cosa implica affittare una casa ammobiliata.

    Se hai dei dubbi o bisogno di chiarimenti non esitare a contattarmi, oppure se hai una domanda o vuoi raccontare la tua esperienza, commenta l’articolo nel box qui sotto.[/vc_column_text][vc_column_text]Se ti è piaciuto questo articolo, sono sicuro che troverai ancora più interessanti questi contenuti:

    [/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Tutte le immagini sono di proprietà e fornite da Freepik.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

  • [vc_row][vc_column][vc_custom_heading text=”Investire Sul Mattone: Perché Conviene” font_container=”tag:h3|text_align:left” use_theme_fonts=”yes”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Il mercato immobiliare, nonostante il passare degli anni, rappresenta, senza alcuna ombra di dubbio, il settore più ambito dagli investitori. E’ un settore solido e stabile nel tempo, una vera e propria garanzia per chi decide di investire sul mattone.

    Nonostante i periodi di crisi dei mercati, l’investimento nell’immobile non ha mai subito particolari penalizzazioni. Soprattutto per chi ha la capacità e la fortuna di saper leggere gli andamenti, con la previsione dei cicli, si possono minimizzare i rischi dati dai periodi di recessione o incertezza.[/vc_column_text][vc_column_text]Per chi ha a disposizione capitali da investire, gli “immobili a reddito” rappresentano la formula vincente, considerato che il valore di un immobile, a differenza di altri beni, cresce nel tempo, in maniera costante.

    Questo fenomeno rappresenta un accrescimento del capitale, un ritorno a lungo termine che prima o poi darà i suoi frutti, per esempio se ti ritroverai a dover rivendere l’immobile.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_single_image image=”5757″ img_size=”large” alignment=”center” style=”vc_box_rounded”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Tuttavia, un’ulteriore fonte di guadagno di natura piuttosto rilevante deriva dalla locazione dell’immobile.

    Solitamente, gli immobili a reddito vengono affittati anche per lunghissimi periodi, garantendo crescita sicura, costante e progressiva del capitale, ma anche nel frattempo sostenere le spese vive di manutenzione, mutuo, etc.

    L’affitto dell’immobile, in sostanza, riduce il rischio di rilevanti oscillazioni dei rendimenti e garantisce un reddito sufficientemente stabile negli anni, soprattutto se protetto da tutte le opportune garanzie che annullano il rischio dell’insolvenza da parte dell’inquilino. [/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_custom_heading text=”Quale Immobile a Reddito Acquistare e Dove? ” font_container=”tag:h3|text_align:left” use_theme_fonts=”yes”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Secondo una ricerca condotta di recente da Scenari Immobiliari le città universitarie sono le più redditizie, ancor di più se si tratta di Roma, Milano, Firenze, Torino, Venezia, mercati di investimento dalla duplice valenza, perché anche città d’arte.

    Affittare un immobile situato nei centri universitari garantisce, sicuramente, rendimenti più elevati e continui nel tempo (oltretutto i canoni, in questo momento, sono fortunatamente stabili).

    Secondo la stessa ricerca, l’elemento premiante per chi decidesse di investire in una città universitaria è la vicinanza alla sede dell’università, in una città d’arte invece è la posizione strategica, ovvero stazione ferroviaria e centro storico.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_custom_heading text=”Conclusioni” font_container=”tag:h3|text_align:left” use_theme_fonts=”yes”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Insomma, se non hai ancora investito in immobili, ed hai la fortuna di avere qualche soldino in banca che di fatto rappresenta il punto di partenza, potresti realmente fare due conti pratici e capire se la cosa fa per te.

    Ovviamente, come per tutte le forme di investimento, anche l’investimento immobiliare a reddito presenta, oltre ai vantaggi, anche degli svantaggi. Nel costo complessivo dell’acquisto, dovrai considerare anche i costi per la gestione e manutenzione degli immobili.

    Con questa consapevolezza, prima di lanciarti in facili entusiasmi, occorrerà, pertanto, valutare attentamente tutti i pro e contro, nonché identificare il giusto investimento immobiliare a reddito, orientandosi tra le migliori possibilità offerte dal mercato.[/vc_column_text][vc_column_text][optin-cat id=”6619″][/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]