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Autore: Michele Schirru

  • Per gli agenti immobiliari, abbracciare il digitale non andrebbe più solo inteso come utilizzare il portale immobiliare di turno oppure inviare una mail ai clienti nella famosa “Banca dati”.

    Gli strumenti digitali sono arrivati ad un grado di sofisticatezza molto elevato, gli agenti immobiliari più smart possono guadagnare un significativo vantaggio competitivo.

    Ho ragionato su quali potessero essere alcune attività e riflessioni game-changing per gli agenti immobiliari.

    Parliamo di strategie ed approcci che dovrebbero aiutare a superare la concorrenza ed elevare il proprio posizionamento sul mercato. Dopotutto, chi non vorrebbe far crescere e prosperare la propria azienda?

    In ogni caso, partiamo per questo tour panoramico e sondiamo meglio il terreno.

    Se ti va, fammi avere la tua opinione!

    Partiamo dalle basi: lasciamo la carta nel cassetto

    Se è vero che ormai la carta è per molti un ricordo del passato, molti agenti immobiliari sono ancora ancorati a questo strumento per diversi task e diverse situazioni.
    Gli appunti della proprietà che si vanno a valutare, le lettere di follow-up ai propri clienti, i volantini e le lettere nelle cassette postali, i contratti e gli incarichi ancora stampati e firmati a mano, etc etc.
    Tutti questi processi possono essere facilmente eseguiti in forma digitale, permettendo sia all’agente immobiliare che al cliente di visualizzarli e di agire dal proprio cellulare mentre si è in viaggio.
    Questo crea inevitabilmente non solo una migliore esperienza del cliente, ma anche un business più efficiente.

    Sfruttare i vantaggi della tecnologia mobile

    Gli smartphone sono sempre più presenti nella nostra vita, hanno rivoluzionato il modo in cui conduciamo le nostre attività e le nostre relazioni.
    Sarai d’accordo con me sul fatto che, anche nel mondo del lavoro, abbiamo riscontrato un impatto enorme.
    Ti svelo un segreto di Pulcinella: non c’è alcun segno o inscindibile verità che ci indichi che questo fenomeno rallenterà o si placherà.
    Il mondo sarà sempre più Digital e meno Analogue… my friend!

    Ormai usiamo più il telefono del computer, potremmo mandare avanti un’azienda da milioni di euro di fatturato con un iPhone X.

    Detto questo, è fondamentale che gli agenti immobiliari comincino ad abbracciare questi principi, adattando il proprio business al fatto che le persone vivano con il proprio smartphone in mano.

    Hai mai sentito parlare di sito web responsive per esempio? Hai mai sentito parlare di WebApp dove mostrare le statistiche e le performance degli immobili sul mercato?

    Ottimizzare il proprio organico e la propria struttura

    Il business delle agenzie immobiliari è un settore fortemente orientato al rapporto personale tra clienti e professionisti.

    Si tratta di un’attività che richiede più persone per crescere e fatturare di più. Per ogni nuova sede di quartiere abbiamo sempre avuto bisogno di nuove persone di valore e capaci.

    Mentre questo modello ha funzionato enormemente in passato, gli investitori e il business moderno non lavorano più in questo modo e non hanno più interesse in quel tipo di business, ma guardano in modo specifico alle entrate di un’azienda per ogni dipendente.

    Ma è ancora sostenibile questo modello di prossimità? Dobbiamo pensare a quanto in realtà potremmo beneficiare dall’avere un unico ufficio, non per forza con vetrina su strada, che si occupi del territorio.

    Saremmo senz’altro più leggeri dal punto di vista logistico e degli impegni finanziari. Ne andremmo a guadagnare dal punto di vista del teamwork, avendo tutti gli agenti concentrati in un unico luogo.

    Avere un hub di agenti altamente digitalizzato ci permette di ottimizzare le risorse e creare esperienze, digitali e non, uniche.

    Troppi passaggi e troppe complicazioni

    Va bene che siamo in Italia, ma perché complicarci la vita con inutili passaggi?
    Il processo di follow up degli agenti immobiliari è generalmente lento e macchinoso. Parliamo di telefonate e di tentativi di contatto che si ripetono quasi alla nausea, creando quella sensazione di essere perseguitati dal call centre di turno.

    Alla fine, magari veniamo anche mandati a quel paese… Va bene “vendere” se stessi ed essere sempre puntuali e sul pezzo, ma dobbiamo stare attenti a non passare dalla parte del torto.

    Nessuno vuole una regolare chiamata di vendita da un agente immobiliare (o da un call centre).

    Anche quando un nuovo cliente fosse sul punto di istruire un agente immobiliare, si è sempre davanti alla possibilità di far saltare tutto in aria: telefonate e/o invio di email, contratti cartacei da firmare, scansioni, etc etc.

    Tutti questi passaggi possono essere rimossi attraverso gli strumenti digitali, cercando di semplificare e ridurre i passaggi: ricevere in incarico con un semplice click ed in qualunque luogo e dispositivo.

    Potremmo addirittura spingerci a creare follow up automatici e notifiche nel momento in cui i potenziali clienti fossero attivi sul nostro sito web per cercare di contattarli quando effettivamente dovrebbero essere predisposti ad una nostra chiamata.

    Smettiamola di fare come i pompieri

    Gli agenti immobiliari sono tendenzialmente impegnati giornalmente in una mix piuttosto casuale di attività. Si passa tranquillamente dall’appuntamento di visita a quello di acquisizione, dalla telefonata di gestione alla stipula di un contratto preliminare.

    Questo porta inevitabilmente ad una mancanza di focus e di produttività.

    La tecnologia, però, potrebbe aiutare gli agenti immobiliari a diventare più strutturati e migliorare le prestazioni, ripensando il modo in cui gestire il lavoro.

    Per esempio, la qualifica e la gestione di tutte le richieste di ricerca casa potrebbe essere automatizzata. Così come anche la fase di spiegazione del proprio modello di lavoro.

    Hai mai sentito parlare di funnel? Sequenze di mail? Potrebbero essere di grande aiuto!

    In conclusione, smettiamola di fare come i pompieri e correre da un incendio all’altro. Stop fire fighting!

    p.s. Ho pubblicato questo articolo per la rubrica DigitalRE sul blog di WeAgentz.

  • Ti spiego a cosa serve il pixel di Facebook: come utilizzare il Retargeting degli annunci per generare contatti.

    L’importanza dell’avviare campagne mirate

    Hai già implementato una strategia di marketing immobiliare su Facebook?

    Se sì, sei nella giusta direzione, se ancora non l’hai fatto… non perdere altro tempo!

    Il più popolare social network continua ad evolversi in termini di utilità per brand e professionisti di ogni tipo – compresi ovviamente gli agenti immobiliari.

    Ma ad un certo punto arriva il momento di far avanzare il proprio approccio e la propria presenza.

    Le azioni organiche sotto forma di link ad annunci immobiliari, promozione di open house ed altri aggiornamenti di varia natura, sono tutte attività che vanno molto per fare branding e generare traffico sul sito web… ma la vera chiave di volta sta nel trovare il modo di generare contatti.

    In questo articolo scopriremo a cosa serve il pixel di Facebook ed impareremo come usare il Pixel di Facebook per sviluppare campagne pubblicitarie sempre più mirate che raggiungano gli utenti del Social.

    Sei pronto? Partiamo con questo viaggio verso il pixel di monitoraggio di Facebook!

    Prima di tutto, conosci Facebook for Business?

    Prima di imparare a conoscere e sfruttare il Pixel di Facebook per fare marketing, è necessario comprendere tutte le opzioni orientate al business che la piattaforma mette a disposizione.

    Le agenzie immobiliari possono sfruttare tutta una serie di elementi per espandere ulteriormente la propria presenza online e garantire più opportunità di business.

    Ecco il link alla sezione Facebook for Business, approfondisci qui.

    Dopotutto, senza sapere come impostare gli annunci, il Pixel di Facebook sarà inutile per la tua azienda.

    In sintesi, ecco tutti i diversi servizi che Facebook offre per guadagnare un sacco di nuove opportunità in breve tempo.

    Pagina Business

    Lo sappiamo, lo sappiamo – sei già ben consapevole che questa è una componente fondamentale della tua strategia di marketing sul social network, ma è comunque un aspetto chiave degli sforzi promozionali su Facebook.

    A differenza delle opzioni pubblicitarie, questa pagina è gratuita e permette di rafforzare la presenza organica sulla piattaforma. In altre parole, per iniziare a prosperare su Facebook è necessario innanzitutto avere una Business Page.

    Annunci su Facebook

    Immagini singole, carosello, video, slideshow – ci sono un bel po’ di strade pubblicitarie disponibili che si possono percorrere una volta imboccata la superstrada di Facebook.

    Ognuna offre i suoi vantaggi unici, ma il punto di avere così tante opzioni disponibili è che nessun tipo di annuncio funziona perfettamente per ogni agenzia. Quindi, avere più opzioni equivale ad avere più opportunità di testare, testare e testare di nuovo.

    Annunci Instagram

    “Ma, Michele… stiamo parlando di pubblicità su Facebook per agenti immobiliari – non di Instagram! Quella è roba per i ragazzini…”

    Dì la verità, non sapevi che è possibile impostare ed eseguire le campagne pubblicitarie Instagram direttamente dalla dashboard di Facebook for Business?

    Perché? Perché il primo social network ora possiede il secondo, il che significa che le due cose si intrecciano quando si tratta di creare, lanciare e tracciare gli annunci.

    E poi, chi l’ha detto che ci sono solo ragazzini su Instagram?

    Ormai Instagram è un bacino di utenti molto ampio che racchiude persone di tutte le età, i ragazzini si sono spostati su TikTok. Ma anche lì, credimi, ne vedremo presto delle belle…

    Il consiglio è questo: comincia ad utilizzare Facebook for Business, fai il tour dell’intera offerta in modo da determinare quali programmi pubblicitari sperimentare prima per la tua agenzia.

    Una volta che avrai giocato un po’ con le campagne pubblicitarie da eseguire potrai avventurarti nella prossima fase della promozione di Facebook: il retargeting, o remarketing.

    Per approfondire questo discorso e capire se posso esserti d’aiuto, fissa un consulenza con me, clicca qui.

    Scopri tutti i vantaggi e gli svantaggi di usare il Pixel di Facebook

    Le campagne pubblicitarie più collaudate su Facebook sono quelle che non solo raggiungono il pubblico giusto, ma anche e soprattutto quelle che seguono il pubblico online.

    Permettimi di approfondire.

    Step 1: Potresti avere più clienti sul tuo sito web

    Diciamo che qualcuno atterra sul tuo sito web – urrà!

    Sono alla ricerca di un agente brillante e competente (come te), ma devono andare incontro alla dovuta analisi di mercato facendo ricerche su di te e gli altri competitor. Lasceranno il tuo sito per continuare la ricerca dell’agente numero uno nel loro mercato. Che peccato, ma lo sappiamo che va così…

    Step 2: Abbandonano il tuo sito – ma inizia la ricerca.

    Tuttavia, con il Pixel di Facebook incorporato nel codice del tuo sito web immobiliare, potresti essere in grado di rimanere nella mente del tuo potenziale cliente che ha visitato il sito. Il Pixel di Facebook ti permette di mostrare gli annunci a queste persone la prossima volta che si collegheranno al social network.

    In questo modo, non dovrai preoccuparti delle opportunità perse – ovvero dei visitatori che semplicemente non convertono immediatamente per un motivo o per l’altro. Piuttosto, sei in grado di garantire che il tuo marchio rimanga davanti a loro, per così dire, quando ritorneranno su Facebook.

    Step 3: Continuare a creare annunci pubblicitari di alto livello per rivolgersi a queste persone.

    Come avrai sperato di fare fino a questo punto, continua a creare annunci immobiliari allettanti che si rivolgono alla tua nicchia – che, probabilmente, include i visitatori di cui sopra e che ora sei in grado di raggiungere con altri annunci su Facebook.

    Ci sarebbe da approfondire per ore, ma questo è essenzialmente il modo in cui il Pixel di Facebook può elevare il tuo investimento pubblicitario e farti avere più contatti nel giro di pochi giorni (o anche ore, a seconda della prossima volta che i visitatori torneranno su Facebook).

    Implementate il Pixel Facebook sul tuo sito web

    Ora che hai una solida conoscenza di come il Pixel di Facebook ti possa aiutare, il prossimo passo è semplice: aggiungere il codice Pixel di Facebook al tuo sito web.

    Facebook fa un buon lavoro nel delineare i passi principali per implementare questo codice sul proprio sito web, alternativamente confrontati con la persona che gestisce il tuo sito web.

    Mi raccomando, assicurati di confermare che il Pixel di Facebook funzioni come dovrebbe sul tuo sito web. Un modo per farlo è quello di visitare qualsiasi pagina del sito web in cui il Pixel di Facebook esiste (anche in questo caso, puoi e dovresti incorporarlo in tutto il sito, ma c’è la possibilità di aggiungerlo solo in determinate pagine).

    Dopo aver visitato la pagina, vai su Ads Manager nella tua dashboard di Facebook e dovresti essere in grado di vedere traccia della visita. Se, per qualche motivo, la tua attività non dovesse apparire immediatamente, aspetta qualche minuto.

    Confronta il successo degli annunci normali e di quelli mirati

    L’intero processo di avvio della vostra strategia di annunci su Facebook, ma anche il lancio di più campagne nel corso di diverse settimane, richiede del tempo ed un po’ di pazienza.

    Dopotutto, probabilmente non riuscirai a mettere subito a punto i filtri di targeting delle inserzioni, il che richiede un po’ di sperimentazione da parte tua.

    Ma, con il Pixel di Facebook in azione, è probabile che si possa ottenere una maggiore quantità e qualità dei lead in quella che spesso può essere una linea temporale più veloce.

    Questo significa che potrai raggiungere potenziali clienti che si trovano più in basso nell’imbuto del marketing – tipicamente più pronti – rispetto a quelli che soddisfano semplicemente i criteri generali come età e sesso.

    Determinare se e come aver bisogno di aiuto nella strategia pubblicitaria

    Questo ultimo step non è necessariamente un passo finale per ogni agente immobiliare con delle campagne pubblicitarie attive su Facebook ed una strategia basata sul Pixel di Facebook.

    Se ti senti sempre più a tuo agio nell’eseguire, analizzare e modificare le tue campagne pubblicitarie, sei in grado di vedere risultati sempre migliori nel tempo, potresti non aver alcun bisogno di un consulente di marketing.

    Se invece ti senti in qualche modo un po’ sopraffatto dalla possibilità di gestire le campagne in autonomia, allora è il momento di rivolgerti ai professionisti.

    Il mio consiglio, indipendentemente che scelga di avvalerti della mia consulenza o meno, è di affidarti esclusivamente a chi è specializzato nella consulenza di marketing per agenzie immobiliari.

    Diffida da chi non ha esperienza diretta nel settore, perderai molto tempo a spiegare come lavori e di cosa hai bisogno. Non ti capiranno!

    Fortunatamente, da parte mia e del mio Team c’è esperienza diretta sia come Consulenti di Marketing che come Agente Immobiliare, con oltre 10+ anni di lavoro alle spalle.

  • In troppi ignorano il cambiamento.

    L’altra sera, prima di andare a dormire, riflettevo su una cosa.

    La sera è un momento di tranquillità, il momento più appropriato per lasciare correre i pensieri.

    Siamo in una fase di passaggio per il settore immobiliare, ma ho l’impressione che non tutti gli agenti immobiliari se ne siano resi conto. Secondo te sta cambiando qualcosa?

    Manca la presa di coscienza e la consapevolezza delle potenzialità di sviluppo offerte dai nuovi paradigmi e dagli strumenti digitali.

    Strumenti digitali che, seppure in modalità random, tanti agenti immobiliari cominciano ad utilizzare.

    Di recente, il Virtual Tour ha avuto un vero e proprio boom, anche se è una tecnologia che ha almeno dieci anni di vita. Possiamo dire altrettanto per la Firma Elettronica.

    Ma non solo, pensiamo a quanti utilizzino i Social Media per comunicare con i propri clienti, per esempio.

    Il Covid-19 ha senz’altro accelerato l’adozione di queste tecnologie, ha fatto capire quanto sia importante avvalersi di strumenti moderni ed utili per la propria attività.

    Ma il tema di questo articolo è un altro, ho parlato di adozione in modalità random. Che vuol dire?

    Random significa agire in modalità casuale, senza un particolare ordine o motivazione.

    Come posso pensare di abbracciare il cambiamento, raccogliere le opportunità di sviluppo offerte da una strategia digitale, se non vado ad implementarla questa strategia?

    Utilizzare un tool oppure un portale immobiliare per pubblicizzare gli annunci non vuol dire che stia utilizzando una strategia, vuol dire che sto usando uno strumento. Punto.

    Guardando il tema dalla prospettiva della legge di Pareto, l’80% degli agenti immobiliari ignora – nel senso che non sa oppure non sceglie di non approfondire perché lo ritiene inutile – questo cambiamento mentre il 20% se ne fa portatore e batte prepotentemente sul ferro.

    Sono sempre stato spinto dalla voglia di innovare e di fare le cose in maniera diversa dagli altri, guardando le cose da un’altra prospettiva.

    Abbracciare il cambiamento è il mio mantra, implementare strategie digitali per la tua agenzia immobiliare è il mio consiglio. Poi, se ti va di farlo direttamente con me ne sarei estremamente felice!

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    Ti racconto una storia personale, ma prima guardati il video dove ti spiego perché la tua agenzia potrebbe essere presto in un mare di guai.

    Troppo concentrato sulla transazione e ti perdi tutto il resto.

    Nel mio background c’è sempre stato ampio spazio per la tecnologia e per i computer.

    Negli anni ho messo mano all’hardware ed al software.

    Quanti ricordi a smontare computer e cambiare la memoria RAM, schede video, installare programmi e programmini, scaricare in peer to peer e via discorrendo. In queste “avventure” del mio IO ragazzo – avevo 14-15 anni, mio padre era sempre presente.

    Eravamo complici, non ne capiva molto, probabilmente nulla di quello che succedeva, gli mancava un quadro chiaro dei meccanismi.

    Ma, tutto sommato, si divertiva a veder smontare e rimontare le parti del computer e vederne aumentare o diminuire le prestazioni.

    Apparteneva chiaramente ad un’altra era, la sua forma mentis non gli permetteva di capire esattamente tutto il contesto.

    La vita è andata avanti, nel tempo ho approfondito con linguaggi di programmazione web, marketing, comunicazione, etc.

    Non possiamo avere tutti lo stesso percorso e non possiamo avere tutti la stessa storia.

    La forza di ogni uomo su questa terra è che ciascuno ha i propri punti di forza le sue peculiarità, le sue caratteristiche interpersonali.

    Questo ci rende diversi e conseguentemente attrattivi per i nostri clienti.

    Il segreto è che dobbiamo basare la nostra comunicazione sulla nostra diversità.

    Ma è il momento di lanciare un appello agli agenti immobiliari: guardati attorno, non puoi più fare business come hai fatto fino ad ora.

    La riflessione è: hai sempre lavorato troppo vicino alla transazione.

    Cosa vuol dire questo? Significa pensare a brevissimo termine, significa agire sul fatto compiuto ed avere poche possibilità di aggiustare la rotta.

    Tantissimi agenti immobiliari con cui mi confronto giornalmente, continuano a lavorare come hanno sempre lavorato. Lavorano in un contesto nel quale si trovano alla ricerca di  un bisogno contingente, un bisogno evidente.

    A cosa mi riferisco? Facciamo qualche esempio pratico.

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    Dobbiamo passare dalla reazione all’azione

    Pensiamo al Sig. Rossi della tua città che ha appena messo in vendita l’immobile sul portale di turno.

    Cosa faccio? Prendo il telefono e lo chiamo, cerco di fissare l’acquisizione.

    Sai quanti l’hanno chiamato quel giorno? Tutti gli agenti immobiliari – o quasi – che operano nella zona in cui si trova l’immobile.

    Molto probabilmente non l’ha chiamato nemmeno un cliente, solo agenti immobiliari che si presentano tutti allo stesso modo e dicono tutti le stesse cose.

    Che frustrazione per il Sig. Rossi.

    Quante possibilità hai di acquisire quell’immobile? Pochissime.

    Ammesso che riesca a fissare l’acquisizione ed incontrare il cliente, le chance sono livellate al ribasso e sarai probabilmente costretto a negoziare sulla provvigione per riuscire ad emergere rispetto alla concorrenza.

    Non sei d’accordo con me sul fatto che abbia sempre il fiato sul collo?

    Non trovi che nella tua quotidianità senta sempre la necessità di avere un fatto compiuto da cui partire?

    Ampliamo il ragionamento.

    Questo tipo di mercato, cosiddetto vicino alla transazione, è lo stesso che si poteva testimoniare anche nelle grandi aziende sino a 15 anni fa.

    Era il modello basato sul marketing di massa, il modello pre-digitale.

    Allora, non c’erano tante possibilità di avvicinare il potenziale cliente al fornitore di prodotti e/o servizi.

    Si sono estinti i modelli legati alla vendita diretta.

    Il marketing di massa è generalmente rappresentato dagli strumenti analogici: tv, volantini, giornali, cartellonistica, biglietti da visita, telemarketing, porta a porta, etc.

    Con il digitale è subentrata la possibilità di educare e di avvicinarsi al cliente, si fa principalmente marketing e non vendita.

    La vendita è una conseguenza del marketing che si è fatto prima, in altre parole il marketing è una pre-vendita.

    Serve a creare un frame, serve a creare le condizioni perché, poi, il tuo cliente “compri” il tuo servizio alle condizioni che hai messo sul tavolo.

    Metti bene a fuoco questa proporzione: 80% marketing, 20% vendita.

    Prima non c’era altra chance, si faceva solo vendita attraverso la pubblicità.

    Era un continuo urlare per attirare l’attenzione, ma poi tutto questo urlare è diventato rumore. Ci siamo abituati al rumore!

    Per esempio, quand’é l’ultima volta che hai fatto caso ad un cartello pubblicitario in strada? Siamo talmente presi dal nostro smartphone – anche mentre siamo alla guida – che tutto passa inosservato.

    Anni fa, un potenziale cliente entrava in un negozio.

    Il commesso non aveva altra possibilità che armarsi di coraggio e convertire portando il cliente a completare un acquisto.

    In quei minuti, il commesso aveva una grande responsabilità: doveva vendere a tutti i costi.

    Se ricordi bene, spesso entravi in negozio con un’idea e ne uscivi con un’altra, ti sentivi a volte confuso oppure addirittura con la sensazione di essere stato in qualche modo raggirato.

    Questo modello legato alla transazione, a mio modesto parere, è ancora il modello di punta per la stragrande maggioranza degli Agenti Immobiliari.

    La maggior parte dedica le proprie attività e le proprie risorse per l’80% alla vendita, solo per il 20% al marketing.

    In altre parole, l’80% del risultato finale è legato alla capacità e le skills negoziali della persona che sta lì a vendere.

    Ecco perché sono fondamentali i cosiddetti agenti immobiliari Top Producers. Tutti che li vogliono, tutti che li cercano…

    In un modello basato sulla transazione era ovviamente fondamentale avere un fortissimo dipartimento vendite. Ma nel momento in cui passiamo ad un sistema digitale, dobbiamo pensare ad altri punti di forza.

    La comunicazione non è più uno a molti, unidirezionale, dall’alto verso il basso.

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    Si apre l’era della comunicazione basata su un network di persone, una rete.

    Le informazioni vengono veicolate sul web e girano dai forum ai blog, dai social network a WhatsApp, etc.

    Si è spostato il bilanciamento: oggi la tua agenzia immobiliare deve ragionare nell’ottica di utilizzare le risorse in un altro modo.

    Come abbiamo detto? Ripeti con me: l’80% sul marketing ed il 20% sulla vendita.

    Ti faccio ragionare su una cosa.

    Quando entri in un negozio per comprare, hai la sensazione di avere già in mente cosa vuoi? Se si dovesse avvicinare la commessa per offrirti una mano, cosa risponderesti?

    “No grazie, faccio da solo”, nella tua testa hai perfettamente idea di quello che devi comprare.

    Perché? Domanda da un milione di dollari.

    Pensiamo ad Apple, nel tempo è stato perpetrato un marketing fortemente informativo ed educativo nei nostri confronti. L’iPhone è diventato uno status, è diventato un oggetto di desiderio devastante.

    Ma lo stesso vale per tutti gli altri loro prodotti, dall’iMac al Macbook Pro. Chi utilizza computer Apple sa bene come ci si sente a possedere questi apparecchi, nel momento in cui hai davanti un computer Windows ti viene la nausea.

    Apple ha fatto un grandissimo lavoro di marketing, ha seminato in quel territorio che si trova prima della vendita, ci ha convinto che quello che cercavamo ce lo avessero loro.

    La lezione è che, il marketing, è soprattutto percezione. Il marketing è quello che noi vogliamo far vedere (in senso buono) ai nostri clienti.

    Ovviamente, alla base ci deve essere un prodotto e servizio WOW, sia chiaro!

    La risposta concreta alla domanda da un milione di dollari di cui sopra è il posizionamento del tuo brand nella testa dei tuoi clienti.

    Dobbiamo ragionare a lungo termine, dobbiamo seminare il terreno per andare a raccogliere i frutti: i contatti dei nostri clienti.

    Dobbiamo delineare percorsi in modo da far sì che, i clienti, vadano dove  voglio noi vogliamo portarli.

    Ma se sono vicino alla transazione e mi muovo sempre e comunque troppo tardi, non ho potere di influenza.

    Stiamo parlando di creare un sogno.

    Posso influenzare le scelte del mio cliente solo nel momento in cui ho implementato una strategia digitale chiara e con degli obiettivi ben precisi.

    Ho bisogno di canali di comunicazione ben strutturati e presidiati, che possono essere i canali Social ma anche le piattaforme proprietarie come il sito e il blog dell’agenzia.

    Il cliente è sempre più vicino.

    Non dobbiamo più remare in un modello fatto prevalentemente di bisogni contingenti, ma al contrario, di bisogni latenti.

    Il tuo lavoro quotidiano in agenzia, le tue risorse economiche ed umane, si devono concentrare all’80% nella parte di marketing educativo, il marketing dei contenuti.

    Devi coltivare il bisogno latente, devi far sì che la consapevolezza del tuo brand cresca nella zona operativa. Non puoi più permetterti di pensare mese per mese, devi pensare a tre-cinque anni.

    Devi ragionare sul fatto che il cliente potrebbe non avrebbe bisogno dei tuoi servizi oggi ma potrebbe averne fra dodici mesi.

    Se tu sei sempre lì che batti e ribatti, produci servizi e contenuti di valore e ti rendi utile, allora vedrai che andrai a raccogliere dei risultati.

    Viceversa, hai già la risposta…

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