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Michele Schirru

  • Ho incontrato Paolo Marcigliano, CEO & Founder di Vitali Immobiliare e Rivoluzione Immobiliare.

    Paolo è Agente Immobiliare, Imprenditore, Innovatore, Video-Marketer.

    In questo podcast, abbiamo fatto una chiacchierata molto diretta e senza filtri tra il presente ed il futuro del settore immobiliare.

    Paolo, forse anche grazie alla sua esperienza professionale molto diversificata, continua a dimostrare di avere le idee molto chiare su cosa è necessario fare per diventare il market leader della propria zona, come ci racconta lui stesso nell’intervista.

    Cosa aspetti? Ascolta il podcast e cerca di carpire tutti i segreti che Paolo ci ha generosamente svelato!

    Music:
    Batix – Arme de Distortion Massive
    Paul Werner – Fearless
    T.A.G.E.O. – Oldtrip7 v2 triphop atmospheric
    Housephonics – housephonics hard sequence
    BACKIT – Suburb

    See ya mate

  • I dati parlano chiaro: il digitale sta trasformando tutti i mercati, immobiliare compreso.

    Anche in Italia il crowdinvesting sta vivendo un momento favorevole, con risultati praticamente raddoppiati rispetto allo scorso anno.

    Secondo l’Osservatorio della School of Management del Politecnico di Milano, a fine giugno l’equity crowdfunding ha superato la soglia degli 82 milioni di euro raccolti, mentre erano meno della metà nel 2018, e il lending è arrivato a 435 milioni di euro, raddoppiando la cifra alla stessa data del 2018.

    Una delle realtà che operano in Italia in questo settore è Housers, azienda nata in Spagna nel 2015 e attiva dal 2017 anche in Spagna e Portogallo. Opera via web, con tutti i vantaggi in termini di velocità e trasparenza di una piattaforma nativamente digitale.

    Nel 2018 ha raccolto oltre 72 milioni di euro da privati, con un aumento del 90% rispetto all’anno precedente, arrivando a contare più di 100.000 utenti che si sono registrati sulla piattaforma.

    A oggi Housers ha finanziato più di 200 progetti immobiliari in Spagna, Italia e Portogallo, per un valore complessivo degli investimenti superiore a 84 milioni di Euro, accettando di fatto solo una piccola parte dei promotori che hanno chiesto di entrare a far parte del progetto.

    Secondo Davide Grossi, Italy Real Estate Director di Housers, la piattaforma si rivolge a due tipologie di clienti principali: gli investitori e i promotori finanziari. Questi ultimi scelgono Housers per diversi motivi, tra cui l’agilità del processo, dato che i tempi di finanziamento sono decisamente più brevi rispetto a quello di una banca tradizionale.

    “Noi stessi non ci proponiamo come alternativa ai canali tradizionali bancari, ma come complemento. Chi si rivolge a noi diversifica la sua fonte di finanziamento, senza essere per forza iscritto alla Centrale Rischi di un nuovo istituto bancario, e le procedure di restituzione del prestito sono molto più semplici”, spiega Grossi.

    “Spesso – prosegue – sono le stesse banche a suggerire ai promotori di rivolgersi a noi ancor prima di concedere loro un prestito perché le condizioni sono differenti”.

    Nel caso di un prestito bancario, il richiedente deve tipicamente soddisfare tre requisiti: disporre di un terreno di proprietà, di una licenza adeguata, e poter contare su un 50% di prenotazioni già effettuate.

    “Non tutte queste condizioni si verificano subito in partenza, e quindi il finanziamento di Housers risulta un’alternativa più concretamente realizzabile per i promotori”.

    Fonte: https://www.01net.it/piattaforma-digitale-real-estate/

  • A seguito della registrazione del podcast, la mia impressione è che Giorgio Tinacci sia uno che ha capito molto bene cosa vuole fare da grande, tutto confermato anche dalla lettura di questo interessante profilo della persona.

    Cosa fa Casavo?

    Ma andiamo al sodo, Casavo si inserisce nell’ambito proptech con la formula dell’Instant Buying.

    In sostanza, compra immobili in tempi molto brevi e li rivende aumentandone il valore.

    Il punto forte della piattaforma Casavo è costituito dal particolare algoritmo che viene utilizzato per fare una valutazione della casa e per fornire un prezzo di mercato dell’immobile nel giro di 24 ore.

    L’obiettivo è quello di rendere più veloci le transazioni immobiliari, sfruttando le potenzialità della tecnologia.

    Allo stesso tempo lo scopo è quello di aumentare la trasparenza del settore immobiliare, comunque realizzando un guadagno.

    Qui l’episodio del podcast.

    Inizialmente Casavo era presente soltanto nella città di Milano, ma ora già si parla di Roma, Torino e Firenze.

    Chi finanzia Casavo?

    Da punto di vista degli investimenti, è recentissima la notizia che Casavo ha appena concluso una raccolta di capitale di oltre 27 milioni. Si tratta di capitale di debito e non di equity, ma a prescindere questo significa la possibilità di poter concludere più del doppio delle operazioni immobiliari che potevano essere pensate fino al momento prima dell’accordo.

    In ogni caso, ancora prima di questo round, Casavo aveva già raccolto la fiducia di investitori e venture capital, come dice Giorgio nella chat registrata nel podcast.

    Casavo raggiunge così quasi 50 milioni raccolti tra equity e debito in 20 mesi di vita.

    Qui la notizia.