PropTech Italia è nato come il primo podcast italiano dedicato al mondo del PropTech e della digital transformation immobiliare.
Ma poi è diventato anche uno spazio associativo dove si fa network, dove si mette in relazione il settore immobiliare tradizionale con quello più avanzato tecnologicamente.
La tecnologia rivolta al settore immobiliare è arrivata gradualmente, con l’intento di cambiare il modo in cui acquistiamo, vendiamo e gestiamo gli immobili.
L’innovazione, soprattutto in Italia, non è mai stata una cosa con cui il settore immobiliare è andato a braccetto.
Il termine PropTech, fusione delle parole Property e Technology, è cresciuto in modo significativo in termini di volumi di ricerca di Google e balzando vertiginosamente a partire dal 2016.
È in quegli anni che il fenomeno sembra esplodere anche a livello mondiale, con picchi di popolarità molto elevati nel Regno Unito, in Germania, in Svizzera.
In molti parlano di disruption del settore immobiliare: il PropTech, riguarda l’innovazione, l’evoluzione, non la distruzione di quanto conosciamo.
Se prendiamo in considerazione gli investimenti effettuati nel settore, come risulta dal report “PropTech 2020: the future of real estate” , redatto dal Prof. Andrew Baum dell’Università di Oxford ed in partnership con Unissu e Crunchbase, si stima ci siano 3.219 aziende PropTech in Europa.
Otto nazioni hanno al loro interno una lista di 100 o più aziende specializzate in proptech.
Il Regno Unito guida la strada dal punto di vista del funding, attraendo investimenti considerevolmente superiori rispetto a qualsiasi altra nazione europea. Seguono a ruota Germania e Francia.
L’Italia è l’ultima della lista per milioni di dollari raccolti, molto indietro rispetto ai big players del Nord Europa, paradossalmente indietro anche a Spagna e Irlanda, economie pesantemente colpite dall’ultima crisi finanziaria.
Uno dei principali obiettivi è proprio quello di far crescere la consapevolezza verso il proptech, facendo crescere anche gli investimenti che vengono rivolti alle startup ed alle aziende ad alto valore tecnologico ed innovativo.