🚀 PRENOTA CONSULENZA

Autore: Michele Schirru

  • Perché le tue sponsorizzate su Facebook non funzionano

    L’arrivo del Coronavirus ha cambiato le regole del gioco.

    Gli agenti immobiliari dovranno adattarsi rapidamente e mettere in piedi un nuovo modo di comunicare, implementare strategie digitali ed approcciare il lavoro con un altro mindset.

    L’acquisto e la vendita di immobili continuerà ad avvenire, non giriamoci intorno. Il Coronavirus ha fatto molti danni ma non ha distrutto il mercato immobiliare.

    Ma è altrettanto vero che, nell’interesse della sicurezza e della propria cura personale, gli agenti immobiliari hanno dovuto adottare misure diverse per affrontare questo periodo.

    Durante il lockdown, c’è stato un blocco totale sul versante appuntamenti di visita ed interazioni fisiche con i clienti. Ora che tutto è aperto alla circolazione, gli agenti immobiliari si attengono a nuove misure di pulizia e disinfezione.

    Ma c’è un dato di fatto in tutto questo: il mercato si è spostato online. L’attenzione, mai come ora, è riposta sugli strumenti digitali.

    È aumentato il traffico su internet e di conseguenza è aumentato anche il marketing online.

    Su questo versante, le sponsorizzate su Facebook sono il modo migliore per mantenere una presenza costante ed un rapporto con la propria base, generando contatti qualificati.

    Ci sono diversi studi a riguardo, le persone passano in media 57 minuti al giorno su Facebook.

    Non c’è da stupirsi se, tanti agenti immobiliari, stanno cogliendo questa opportunità per raggiungere il proprio target di riferimento attraverso le sponsorizzate di Facebook.

    Ma attenzione, freniamo gli entusiasmi.

    Nonostante la potenza di Facebook, non è realistico pensare di creare un annuncio e aspettarsi risultati immediati. Purtroppo, ti avverto, può accadere l’esatto contrario!

    Le sponsorizzate su Facebook, se non sono create a dovere e gestite con criterio e professionalità da un esperto, possono consumare il budget pubblicitario destinato alla campagna in pochissimo tempo e fallire senza portare alcun risultato.

    Se non si ottengono risultati dalle sponsorizzate di Facebook, può essere difficile capire perché non funzionano. Se non hai un occhio clinico ed attento, molti elementi possono essere trascurati o passare inosservati!

    Vediamo alcuni dei problemi più comuni a cui ogni agente immobiliare dovrebbe prestare attenzione quando all’orizzonte non si vede un minimo di risultati.

    Sei pronto? Cominciamo!

    Stai utilizzando Facebook al meglio delle sue potenzialità?

    Le probabilità che ti stia perdendo qualcosa sono molto alte: fino al 2011 – anno in cui mi sono iscritto al social – reputavo questa piattaforma un passatempo per i ragazzini. Avevo il prosciutto negli occhi ed ho completamente snobbato l’opportunità che c’era per il mio business.

    Ma da allora, molto è cambiato e Facebook mi permette ogni giorno di fare business.

    Gli errori più comuni da evitare

    La grafica e la definizione del target (il tuo pubblico) delle sponsorizzate su Facebook sono le due ragioni principali per cui potresti non vedere risultati dalle tue sponsorizzate.

    La scelta di una o più immagini mozzafiato è indiscutibile, soprattutto quando si parla di promuovere un immobile oppure un quartiere.

    Dato che i tuoi potenziali utenti stanno scorrendo sulla bacheca di Facebook, presi da mille altre cose che ronzano per la testa, è più probabile che gli annunci con immagini di alta qualità attirino la loro attenzione.

    Le sponsorizzate con immagini non molto convincenti o accattivanti verranno ignorate, si perderanno nel marasma di contenuti infiniti che passa il convento.

    Con la crescita del video marketing, molti agenti immobiliari stanno facendo del video un tassello imprescindibile della loro strategia digitale.

    I video sono un modo eccellente per dare vita agli immobili e dare un aspetto più realistico alle case.

    Puoi usare i video su Facebook per mostrare gli immobili, la zona dove operi, le case appena vendute, le testimonianze dei tuoi clienti soddisfatti.

    Uno studio redatto da Vidyard e Aberdeen Group riferisce che, gli utenti che hanno consumato uno o più video, possono far crescere le entrate aziendali del 49%, rispetto alle organizzazioni che non inglobano il video nella loro strategia digitale di comunicazione.

    Ma non solo, la NAR – Associazione nazionale degli agenti immobiliari in USA, ha scoperto che il 73% dei venditori è più propenso ad affidare l’incarico di vendita della propria casa ad un agente che fa uso professionale dei video per promuovere gli immobili.

    Una volta smarcati questi aspetti, è fondamentale approfondire anche il targeting. Quando parliamo di targeting, ci riferiamo alla tua audience, targetizzare il tuo pubblico di riferimento.

    Le sponsorizzate su Facebook offrono un elevato ritorno sull’investimento (ROI),  ma per gli agenti immobiliari è necessario massimizzare le opzioni disponibili per garantire che le persone giuste vedano i loro annunci.

    Oltre ad impostare delle campagne in base alla demografia (età, sesso, lingua), puoi selezionare alcune opzioni nella categoria “Interessi“.

    Per esempio, tra gli interessi consigliati andrei senz’altro ad elencare i portali immobiliari.

    Ovviamente, oltre agli interessi, non possiamo che citare la location. La scelta della giusta posizione è importante, andrò a selezionare la città, il quartiere o la zona specifica, a seconda dell’immobile che ho a disposizione.

    Posso andare ad inserire anche un raggio in km rispetto al punto specifico in cui si trova l’immobile, per esempio.

    Ma c’è anche molto altro da considerare

    Anche se le immagini e la targetizzazione rappresentano la grossa fetta del lavoro, quando si tratta di sponsorizzate su Facebook il testo dei post è comunque importante.

    L’utente X deve vedere qualcosa che lo catturi e che lo costringa a cliccare sulla sponsorizzata.

    Le sponsorizzate su Facebook devono avere un obiettivo chiaro di partenza.

    Dobbiamo sempre e comunque inserire una chiamata all’azione (CTA): le persone devono sapere immediatamente cosa devono fare.

    Non solo devi assicurarti che la tua CTA sia diretta e concisa, ma è anche una buona idea personalizzarla.

    Secondo HubSpot, le chiamate all’azione personalizzate funzionano meglio del 202% rispetto a quelle di base che rimangono le stesse per ogni visitatore.

    Come agente immobiliare dovresti considerare il tuo target specifico di riferimento e creare una CTA basata sulle prospettive individuali.

    Ad esempio, puoi includere una CTA che parli direttamente ai valori o alle esigenze del tuo pubblico, magari menzionando un particolare quartiere oppure una scuola.

    Le sponsorizzate su Facebook che hanno una chiamata all’azione concisa e convincente rendono chiaro ciò che gli utenti dovrebbero fare, aumentando di molto il numero di click.

    L’acquisto o la vendita di una casa sono delle decisioni significative per una persona, probabilmente la decisione più importante che si possa prendere nell’arco della propria vita, sia finanziariamente che personalmente.

    Per questo motivo, costruire la fiducia che i potenziali clienti ripongono in te può risultare impegnativo ma cruciale.

    Per stabilire questa fiducia, l’agente immobiliare deve essere il più trasparente e autentico possibile.

    L’agente immobiliare deve essere diretto e sincero: includi i dettagli reali dell’immobile come il prezzo, l’ubicazione, le metrature, il numero di camere da letto, etc.

    Potresti essere fortunato ed ottenere risultati da subito, ma nella maggior parte dei casi non succede così. Tuttavia, non tutto è perduto perché la cosa da fare è migliorare gli annunci testandoli.

    Ad esempio, si possono avviare due diverse sponsorizzate per vedere quale funziona meglio con il target di riferimento.

    Oppure, se notiamo che le sponsorizzate non stanno funzionando bene, si può provare a cambiare un elemento, il testo oppure le immagini, per vedere se risultano essere più efficaci.

    L’agente immobiliare che testa i suoi annunci immobiliari può essere sicuro di ottenere i migliori risultati.

    Stai utilizzando Facebook al meglio delle sue potenzialità?

    Le probabilità che ti stia perdendo qualcosa sono molto alte: fino al 2011 – anno in cui mi sono iscritto al social – reputavo questa piattaforma un passatempo per i ragazzini. Avevo il prosciutto negli occhi ed ho completamente snobbato l’opportunità che c’era per il mio business.

    Ma da allora, molto è cambiato e Facebook mi permette ogni giorno di fare business.

    Conclusioni

    Come abbiamo visto, anche se le sponsorizzate su Facebook possono essere molto efficaci, non è detto che funzioneranno sempre. Soprattutto non è detto che sortiranno risultati immediati.

    A mio avviso, gestire la comunicazione sui Social è un vero e proprio lavoro. Non si può sperare di avere realmente risultati importanti nel lungo periodo se non ci si affida ad un esperto.

    Ma se vuoi fare degli esperimenti e gestire le campagne in autonomia, lo capisco. C’è sempre tempo per cambiare idea e provare strade diverse.

    Se non dovessi vedere alcun risultato, dovresti prenderti il tempo di rivedere tutti gli elementi come li abbiamo elencati: il testo dell’annuncio, la chiamata all’azione, le immagini, il pubblico.

    Guardando questi elementi, potrai avere un’idea migliore del perché gli annunci non funzionano e cosa puoi fare per provare ad invertire la tendenza.

    Per molti agenti, fortunatamente l’attività di zona faccia a faccia non è più un’opzione in questo momento. In tanti stanno abbracciando il digitale, tu cosa aspetti a farlo?

    Capire come utilizzare Facebook per il proprio business è sempre stato importante, ma adesso lo è ancora di più. Le persone utilizzano in maniera crescente i media online e non esserci in maniera professionale e costante diventa un danno per la tua agenzia immobiliare.

    Se sei interessato ad avviare una strategia digitale che tenga conto di questi aspetti, non esitare ad entrare in contatto.

  • Contenuti Utili e Rilevanti per la tua Azienda con il Content Marketing

    Consigli per creare un Content Marketing efficace per il tuo business immobiliare.

    Chiariamo subito una cosa: i contenuti non servono solo a riempire le pagine del blog della tua agenzia immobiliare.

    Se non hai ancora un blog, lo stesso vale per le pagine dei tuoi canali social.

    Gli articoli, e più largamente parlando, tutti i contenuti che produci, creano fiducia nei tuoi clienti attuali e quelli futuri.

    La cosa bella è che, un potenziale cliente, ha la possibilità di conoscerti molto prima che abbia potenzialmente bisogno dei tuoi servizi.

    Magari non ne avrà addirittura mai bisogno, ma in ogni caso, se hai fatto una buona impressione, non potrà che parlare bene di te con i suoi contatti.

    Il content marketing avvicina le persone, e sai una cosa? Il content marketing cresce senza mostrare segni d’arresto o rallentamenti.

    Ne ho parlato nella LIVE dei giorni scorsi, puoi rivederla per intero nel video qui sotto.

    Guarda qui queste statistiche mostruose:

    • secondo Dragon Search Marketing, il 61% dei consumatori è influenzato dai contenuti personalizzati e prodotti su misura per loro – vuol dire produrre contenuti che diano una risposta precisa ad un bisogno preciso;
    • secondo DemandMetric, il marketing dei contenuti costa circa il 62% in meno rispetto al marketing tradizionale e genera circa 3 volte il numero di contatti;
    • secondo Social Media Examiner, il 58% dei Marketers ha dichiarato che un contenuto in forma scritta è il contenuto più importante, superando addirittura immagini e video;
    • Il 72% dei Marketers ritiene che i contenuti scritti su un blog siano più efficaci delle pubblicità sulle riviste;
    • secondo LookBookHQ, quasi il 60% dei Marketers riutilizza i contenuti da due a cinque volte. Con il riciclo dei contenuti si può ottimizzare il tempo ed efficientare le risorse, riadattando i contenuti in altri spazi in base alle attività che hanno da compiere.

    Alcuni consigli pratici

    Se fatto in modo corretto, il marketing dei contenuti può aumentare drasticamente – ed in modo deciso il traffico sul tuo sito web.

    Questo permetterà a tante persone di entrare in contatto con te e con il tuo marchio. Cosa vuoi di più?

    L’aumento del traffico, il venire a contatto con un tuo contenuto con frequenza, crea la consapevolezza (la cosiddetta brand awareness).

    Sai una cosa? A tratti è possibile che si possa addirittura creare dipendenza, quella voglia irrefrenabile di tornare immediatamente a leggere il tuo nuovo articolo.

    Ma non solo.

    Tieni presente che, quando andiamo a creare un contenuto, lo facciamo al solo scopo di aiutare ed educare il cliente che lo leggerà.

    Per questo, ci dobbiamo assicurare che i contenuti siano scritti per loro, i nostri clienti esistenti e potenziali, non per te e per il tuo ego!

    Ricorda: la ragione principale per cui i tuoi clienti leggono i contenuti che produci è perché hanno la necessità di trovare risposte ai loro problemi.

    Questo inizia a gettare le basi per la creazione di un forte rapporto, prima ancora di entrare fisicamente in contatto. Più si riesce a coinvolgere il pubblico, meglio sarà per l’attività di zona dell’agenzia.

    Non giriamoci intorno: la tua agenzia immobiliare avrà sempre bisogno di nuove notizie e di nuovi appuntamenti di valutazione.

    Senza acquisizioni non si può pensare di mandare avanti la baracca.

    Il lavoro dell’agente immobiliare è veramente tra i più complessi ed infami che esistono.

    Ragionaci un attimo:

    se non hai acquisito immobili, non vendi…

    se gli immobili che hai acquisito non sono al prezzo giusto, non vendi…

    se non pubblicizzi nei canali giusti, non vendi…

    se non vendi, non fatturi…

    se non fatturi, non ti paghi da vivere e non puoi sostenere la struttura…

    se non puoi sostenere la struttura, sei costretto a chiudere la baracca.

    Non è un po’ come dipendere esclusivamente dagli altri?

    Un po’ sì, anche se molto si può fare per trovare dei punti fermi. Questa è la natura del lavoro d’altronde, gli agenti immobiliari sono intermediari.

    Il marketing dei contenuti va a rispondere in questo senso, attraverso la creazione di percorsi educativi ed informativi.

    Ti aiuta ad iniziare un potenziale rapporto con i tuoi clienti prima ancora del loro viaggio, prima ancora che possano avere effettivamente bisogno dei tuoi servizi.

    Il content marketing è il modo migliore per abbattere le obiezioni ancora prima che nascano, è il modo migliore per avvicinare le persone e potenzialmente generare contatti di potenziali venditori e acquirenti.

    Il tempo è una risorsa sempre più preziosa nella nostra società, abbiamo sempre più difficoltà a gestire le nostre agende.

    La giornata tipo è ricca di impegni: corri ad accompagnare i bimbi a scuola, vai in ufficio, tra una telefonata e l’altra vai ad incontrare 10 clienti. E poi, cosa fai, non vai un’oretta in palestra? Ed i bisogni personali?

    Insomma, stiamo diventando avari e tirchi per necessità, il nostro tempo è prezioso e scegliamo con cura a chi dedicarne anche solo un pezzetto.

    Questo vuol dire che, anche il miglior contenuto, può diventare inefficace se richiede troppo tempo per essere consumato.

    Devi andare dritto al punto, ragionare su cosa possiamo omettere senza penalizzare il messaggio principale che vogliamo trasmettere.

    Altra cosa non da poco, in questo contesto devi considerare che non sono le aziende a scrivere e produrre contenuti: sono le persone.

    Mettiti in primo piano, esponiti, mettici la faccia, la voce, la tua immagine.

    Implementa una comunicazione personale, non ci deve essere spazio per un clone di Wikipedia.

    Tradotto: metti in piedi una comunicazione basata su un approccio distintivo.

    Cosa puoi fare a differenza dei tuoi concorrenti? Perché devono scegliere te e non gli altri?

    Per concludere, a mio modesto parere, il content marketing sarà sempre più uno dei fattori rilevanti da inserire in una strategia digitale e di comunicazione.

    Amico mio, sarà uno strumento decisivo nel decretare il successo o il fallimento della tua agenzia immobiliare di zona.

    Se avessimo da fare una lista dei pilastri del tempio, sicuramente il content marketing è uno di quelli.

    Vuoi sapere quali sono gli altri? Entriamo in contatto, lavoriamo insieme per migliorare la tua comunicazione e farti acquisire più clienti.

    Clicca qui per metterti in contatto.

  • Come Fare la Zona: un tema molto sentito per gli Agenti Immobiliari.

    Ricordo sempre con piacere il fatto che, la mattina, e poi il pomeriggio, si uscisse a fare zona. L’obiettivo era di andare a parlare con le persone della zona di riferimento dell’agenzia.

    Io, come tanti, ho lavorato – era il periodo 2007/2011 – nel Gruppo Verde, il Gruppo Tecnocasa.

    Si aveva a che fare con un territorio limitato di circa cinquemila immobili, cinquemila contatti. Si andava a fare il porta a porta, c’era ancora il telefono fisso in casa e si faceva telemarketing.

    Hai già la pelle d’oca non è vero? 🙂

    C’era la possibilità di entrare in contatto con le persone attraverso queste modalità, diciamo, abbastanza tradizionali. L’obiettivo giornaliero era di parlare con un tot di persone.

    Se non ricordo male erano 50 contatti, di cui trenta tramite porta a porta – o l’incontro nella zona, un’altra quindicina di con il telemarketing.

    Facendo due conti si entrava in contatto con circa 150-200 persone alla settimana, per funzionario.

    Lo script qual era? Più o meno, recitava così…

    Toc toc. “Salve sono Michele dell’ufficio Tecnocasa Pinco Pallo, non è che ha per caso sentito di qualcuno che sta vendendo?”. A volte, magari alternando da palazzo a palazzo, oppure da piano a piano: “le interessa una valutazione gratuita? Guardi, i prezzi stanno salendo in questo periodo. Mi faccia fare un giro e le dico in pochi minuti quanto vale”.

    A me sembra la preistoria!

    Mi fa strano quando ci penso o lo racconto, sono passati tantissimi anni e credo che più di qualcosa sia nel frattempo cambiata! Non credi?

    Ora, fatta questa introduzione, voglio parlarti delle dinamiche da seguire dal punto di vista del Digitale che ti aiuteranno a capire come fare la zona.

    Andando a vedere il video qui sotto, troverai spunti anche dal punto di vista dell’attività sul territorio!

    Spoiler: la zona non si è trasferita sul web.

    Non sono per gli estremi e per l’ortodossia.

    Penso che molto sia cambiato, tuttavia, ritengo che non si possa pensare di abbandonare un approccio basato sui contatti diretti di persona.

    E adesso ti spiego il perché.

    Fondamentalmente, non possiamo fare tantissimo solo a livello digitale: manca di base un rapporto che possiamo costruire solo attraverso il calore della presenza umana. Il rapporto H2H, human to human.

    Io ritengo che, nel momento in cui dobbiamo fare risultati con un’agenzia immobiliare, dobbiamo fare entrambe le cose. Poi, se mi chiedi di continuare a fare nello specifico il porta a porta la risposta è no.

    Ritengo sia completamente sorpassato e sia anche molto invasivo, deleterio per la categoria e poco produttivo rispetto ai metodi odierni di contatto.

    Però, la strategia per fare zona che vedo più corretta e che anche tu dovresti implementare nella tua agenzia immobiliare del 2020 ed oltre, vede l’insieme di più elementi.

    Ti cito questo per esperienza diretta ma anche per effetto della consulenza nei confronti dei clienti agenti immobiliari che seguo ed affianco.

    Ho lavorato diversi anni in Inghilterra come agente immobiliare, ho visto quello che noi oggi stiamo iniziando a percepire come feeling.

    Il digitale qui sta lentamente crescendo, in UK era già routine sei anni fa, quando ci sono andato a lavorare.

    Che cosa intendo? Intendo che si faceva massiccio uso di display advertising, Facebook Ads, Google Ads, etc già da allora.

    C’era la presenza di queste tematiche, ma non è che si faceva solo quello! Si faceva quello è anche l’altro.

    La zona, oggi, la dobbiamo interpretare come un territorio molto più vasto e come un territorio ibrido che non è più solo fisico.

    La zona va intesa come luogo del Face to Face ma anche del rapporto digitale.

    I nostri contatti, i potenziali utenti, sono sul web e frequentano i social. Dov’è che, oggi, secondo te, possiamo trovare delle notizie? Dov’è che possiamo generare contatti?

    Facendo più o meno lo stesso tipo di attività che siamo stati abituati a fare, sui social network. E qual è il social network più diffuso? Facebook, ovviamente.

    Se io voglio fare zona nel 2020 devo essere su Facebook, non posso prescindere da questo.

    Il pilastro di partenza della strategia per fare la zona è Facebook, lì ci sono la maggior parte dei nostri clienti.

    Si tratta di una piattaforma trasversale che ti offre la possibilità di entrare in contatto con tanti tipi di persone: dall’utente giovane all’utente settantenne. Puoi trovare il grosso delle tue potenziali opportunità e dei potenziali utenti.

    Ecco che ha senso investire una parte del tuo budget. Perché una parte e non tutto?

    Facebook non è di tua proprietà, non è una piattaforma dove tu hai il controllo delle cose.

    È vero che ti viene dato uno spazio, ma è come se stessi pagando una sorta di affitto.

    Perciò, è importante sfruttare la piattaforma per quello che serve e per quello che è.

    Tuttavia, tieni ben presente che la casa dei contenuti rimane la tua piattaforma proprietaria, il tuo sito web, il tuo blog.

    È lì che devi sviluppare le cose, non investire ciecamente ed esclusivamente su Facebook o qualunque altro canale che non sia di tua proprietà.

    Ma approfondiremo meglio questa parte nella parte finale dell’articolo.

    A questo punto, è importante approfondire il concetto di presidio.

    Avere un presidio vuol dire organizzare e strutturare i contenuti in maniera chiara ed univoca, precisa, strutturata. Vuol dire essere presenti e creare una roccaforte dei contenuti.

    La soluzione ideale sarebbe avere a disposizione un contenuto al giorno. Tutti i giorni, domeniche incluse, 7 giorni su 7. Se lo fai, stai facendo cose grandissime!

    Attenzione, non vuol dire spammare la tua pagina di immobili. Non barare! Ne puoi caricare uno ogni due giorni, intervallandolo e miscelandolo con gli altri contenuti.

    L’immobile deve essere il migliore che hai a disposizione, non dev’essere uno qualunque!

    Deve essere il più bello, quello con le foto più belle e che ha un potenziale migliore.

    Una volta fatto questo, puoi partire ad investire anche attraverso il Facebook Advertising e spendere dei soldi.

    La piattaforma di pubblicità di Facebook è una delle più potenti che esistono, una delle principali ed è quella dove ti consiglio assolutamente di essere.

    A mio parere, dovresti dedicare un budget orientativo di circa 20-50 euro al giorno, ovviamente va tarato in base alla dimensione della tua zona e degli obiettivi che vuoi raggiungere.

    È un budget che inizia a permetterti di vedere dei risultati importanti, dei risultati concreti.

    Il budget va utilizzato implementando una serie di strategie che vanno dalla generazione dei contatti alla generazione di traffico verso i contenuti del tuo sito web, ma anche per esempio il remarketing.

    Fare remarketing significa andare a mostrare delle inserzioni pubblicitarie a coloro che hanno già visitato il tuo sito web, avendole tracciate a monte con un codice script che si chiama Facebook pixel.

    Mi piacerebbe entrare in contatto con te, lavoriamo insieme sul Marketing e la Comunicazione della tua agenzia.

    Stai utilizzando Facebook al meglio delle sue potenzialità?

    Le probabilità che ti stia perdendo qualcosa sono molto alte: fino al 2011 – anno in cui mi sono iscritto al social – reputavo questa piattaforma un passatempo per i ragazzini. Avevo il prosciutto negli occhi ed ho completamente snobbato l’opportunità che c’era per il mio business.

    Ma da allora, molto è cambiato e Facebook mi permette ogni giorno di fare business.

    Ma lo sai anche tu, non c’è solo Facebook sul mercato, ci sono anche altri social network.

    Partiamo da Google my Business, il social di proprietà Google che, tra le altre cose, ti permette di ottenere una migliore indicizzazione, aiutandoti ad essere trovato nel momento in cui vengono fatte delle ricerche su Google.

    Ma ti permette anche di lavorare sulle recensioni, sulla geolocalizzazione delle ricerche ed apparire nella mappa di Google, nella scrittura di post e contenuti vari, etc.

    Non solo, c’è anche Instagram e ci sono le Stories.

    Tra l’altro, essendo Instagram di proprietà di Facebook, puoi pubblicare la stessa storia su entrambi, pagina Facebook ed Instagram. Due piccioni con un fava!

    Molto importante, sia su Google my Business che su Instagram, come abbiamo detto per Facebook, non pubblicare immobili e basta!

    Cerca sempre di fare un mix sapiente di case e contenuti interessanti, di valore.

    Oltre a questi canali che ti ho consigliato, a seconda del tuo mercato di riferimento, puoi valutare anche l’opzione di creare una pagina aziendale ed un profilo su LinkedIn.

    Una cosa che devi assolutamente fissare in testa: se negli altri canali social puoi caricare ogni tanto un immobile che hai sul mercato, non farlo su LinkedIn!

    Mi raccomando, verresti percepito come una sorta di ospite sgradito. È come se entrassi in una stanza piena di milanisti e diresti che sei un interista! 

    Gli immobili non ci azzeccano nulla sulla piattaforma LinkedIn.

    Questo canale social nasce esclusivamente per stringere relazioni di tipo B2B, business to business, e per il reclutamento di personale. Il suo pubblico è prettamente fatto da professionisti!

    Cosa vuol dire? Significa che la decisione di esserci o meno deve essere valutata con attenzione.

    Se utilizzi LinkedIn è perché stai cercando di entrare in contatto con un tipo di pubblico composto prettamente da profili professionali di un certo livello.

    Magari ci trovi i proprietari delle ville da svariati milioni di euro del tuo quartiere super-esclusivo, oppure le ville della Costa Smeralda, etc.

    Per intenderci, non ci vai a cercare il consumatore, la casalinga non la trovi su LinkedIn!

    Poi ci saranno le eccezioni ovviamente, ma la casalinga, molto probabilmente, dove la trovi?

    Su Facebook, c’è una diversità di platee che ti agevola la vita, dalla casalinga al notaio li trovi tutti su Facebook.

    Menzionavo prima il tema degli asset digitali, l’importanza di avere una piattaforma proprietaria su cui investire ed avere pieno controllo.

    La casa dei contenuti, ricordi?

    Avere un sito web veloce, performante, efficace, diretto, graficamente carino, che funzioni e che sappia comunicare quello che fai e come lo fai, è un must.

    Ma non solo, perché i tuoi potenziali clienti dovrebbero contattarti? Il sito deve comunicare efficacemente il tuo posizionamento: chi sei e perché devo andare da te? Cosa fai di diverso dal tuo competitor?

    La casa dei contenuti, il sito web, deve contenere una cosa molto importante: il blog.

    Il blog nasce come un diario del web, ma oggi viene utilizzato prettamente per creare consapevolezza, generare traffico, pubblicando dei contenuti di valore per una lunghezza di 500-1000 parole.

    Questo è fare il cosiddetto content marketing, il marketing dei contenuti.

    Se io faccio content marketing ho una grande opportunità, posso parlare delle problematiche della zona e/o dei bisogni dei potenziali clienti del mio bacino di utenza.

    Vado ad intercettare le parole chiave attraverso degli strumenti appositi, identifico le problematiche legate alle esigenze dei miei potenziali clienti.

    Vado ad approfondire questi argomenti e parlo direttamente al mio potenziale cliente.

    Devo visualizzare chi c’è dall’altra parte e scrivere pensando a quella persona target: il cosiddetto Buyer Persona, il nostro cliente ideale.

    Identifica il problema, metti il dito sulla piaga e risolvilo proponendo la tua soluzione.

    Il blog è uno strumento fortissimo, se lo applichi con costanza e centri il punto degli argomenti da trattare potrai avere risultati molto appaganti.

    Ricorda: parlare dei contenuti che riguardano la tua zona, parlare delle problematiche specifiche, questa è la chiave di lettura.

    Bene, avrei tanto altro da dirti ma siamo arrivati a conclusione. Hai trovato utili questi contenuti?

    Mi piacerebbe avere la possibilità di approfondire direttamente con te e sviluppare una strategia ad hoc per la tua agenzia.